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venerdì 6 marzo 2015

LA ICS ROSSA (di Giuseppe Gatto)

LA ICS ROSSA
(di Giuseppe Gatto)



“Bella Mollè, com’è?”
“Bella fra’, tutt’a posto, a te come va?”
“Semo stati cò la mi regazza a Venezia, tu vedessi che spettacolo. Troppo bella!”
Eh, … magari se il Venezia torna in serie A ce posso anna’ in trasferta!”
 “Ammàzza quanto sei ‘gnorànte!”

Il Molletta ha trent’anni e non si perde una partita della Roma da quando ne aveva dodici. La Maggica, come la chiama lui ce l’ha conficcata nella testa. Fa l’agente di commercio per una grande ditta di abbigliamento, un ragazzo semplice, romano de Roma. Da generazioni. Alto, magro, con un sorriso allegro perennemente stampato in faccia, una risata rumorosa e coinvolgente e capelli ingovernabili che gli incorniciano il volto.
E ora sta raccontando, ridendo e gesticolando, la sua ultima mandrakata al suo amico al bar:

Ma o sai che m’è successo sabato?” dice assumendo un’espressione e un tono da agente segreto “So ìto allo stadio ce stava Roma - Genoa, de solito, o sai, arìvo sempre prima, invece al lavoro ho perso ‘nsacco de tempo, poi sto cazzo de traffico, insomma so’ arivàto tutto de corsa che la partita stava ppè inizià”

L’amico non si perde una parola con gli occhi attentissimi. E lui continua:

“Arìvo al tornello e già si sentivano i boati del pubblico da dentro. Stavo a rosicà na cifra! Metto l’abbonamento nella fessura: la ICS ROSSA!”
“Eh?! La ICS che?”
Ma si, ce stà lo schermetto, come ‘n televisorino, con i led: pallino verde vai, ics rossa fermo, nun passi, tornello bloccato! Me comincia a salì ‘r sangue ar cervello, tolgo e infilo la scheda dell’abbonamento due, tre volte, sempre quella cazzo de ics rossa!” alza il tono della voce “Guardo la mano. Nun so’ annàto a prènde l’abbonamento dell’artr’anno?!? Volevo morì!”
“Mortacci tua!”
Molletta continua, sottolineando la drammaticità di alcuni passaggi con il tono della voce e gesticolando come un matto: “Oh, da dentro i boati se sentivano sempre più forti! Me so precipitato fuori ppè compra ‘nbijètto ma gnènte, nun c’era manco ‘n bagarino. Torno indietro m’attacco al tornello come ‘n polipo allo scoglio, come ‘na scamorza ‘n padella, me ce sò squajàto sopra, sventolavo l’abbonamento e ho cominciato a gridà: – ve prego fateme entrà! Ve prego, ho sbajàto abbonamento, ho preso quello dell’anno scorso, sò abbonato, sò abbonatissimo, v’o giuro!!! – Se avvicina uno della sicurezza, me pija l’abbonamento e va a parlà con un responsabile, torna da me e me fa entrà. ME FA’ ENTRA’ hai capito? Forse pure perché stavo ancora ‘n giacca e cravatta e parevo 'na persona seria! Me lo so abbracciato forte, jè l’ho detto: – grazie, grazie, m’hai sarvato la vita, te vojo bene! – E so’ scappato a vedè la partita.”

L’amico e la sua ragazza lo guardano ammirati e continuano a ridere

“Ahò, te dico 'n partitone: uno a zero per noi, due a zero, poi due a uno e due a due, … hai capito? Hanno rimontato du’ gol quèi fiji de ‘na mignotta! E finalmente il tre a due d’a’ vittoria, … àmo vinto, ma che smartìta! Pensa si nun ero entrato!”

“Doppia smartita! Pè entrà e pè la partita” sottolinea l’amico

“Anfatti”
poi fa una pausa, pensieroso e quindi aggiunge
O sai che te dico? Io l’anno prossimo l’abbonamento nun lo faccio. Rifaccio uguale, tutte ‘e domeniche! Jè faccio vedè quello de quest’anno e rifaccio ‘a sceneggiata. pàra pàra! … Solo me toccherà cambià ingresso ogni volta.”

E’ andata proprio così.
Me l’ha raccontato er Molletta in persona.

ESTATE ROMANA - Edilet 2007 - racconto Lo Stereo. Estate Romana

L’Estate Romana

L’estate romana non è solo una calda stagione in città, è anche il titolo di una serie di manifestazioni che si tengono ormai da tanti anni e che hanno coinvolto in un modo o nell’altro milioni di persone. Il tratto distintivo è sempre stato “l’effimero”, ovverosia la percezione della transitorietà di questi avvenimenti, che in una sera o in una settimana concentrano il loro senso e poi diventano ricordi. Se vogliamo, è l’idea buddista dell’impermanenza a dominare l’estate romana.
Tutto passa, tutto vale, niente dura.
E così, inevitabilmente,questa è la stagione degli incontri volanti, delle promesse che non reggono, degli amori che svaniscono all’alba, delle emozioni che crescono e crollano in una sera. Tutta materia eccellente per un racconto. La letteratura è tempo che scorre, che posa qualcosa, un granello appena, e vola avanti. È malinconia, nostalgia, abbandono. Così, attorno a questi attimi fuggenti, si sono raccolti tanti autori di racconti, nel tentativo di fissare sulla pagina quel vento caldo dell’estate, le immagini e le parole di una sera.
Ognuno ha qualcosa da ricordare, qualcosa che somiglia da vicino al senso ultimo dell’esistenza, dove tutto è importante perché nulla è per sempre.
(dalla prefazione di Marco Lodoli)
Dati: 2007, 172 pp., brossura
Prezzo: 10 euro


GIUSEPPE GATTO
fra i racconti finalisti con Lo Stereo. Estate Romana


ROMA DA SCRIVERE 2009 (Edilet) - racconto La Trattoria (G. Gatto)

Roma da scrivere 2009

Roma da scrivere 2009 - III edizione
 
In questa preziosa antologia si rimane incantati dalla magia che aleggia tra le pagine dei vari racconti che, via via, sembrano prendere corpo e anima. Si rimane catturati dalla forza che sprigionano le parole. Fiumi di parole, di emozioni spesso vissute in prima persona all'ombra della città eterna. Le trame che si susseguono, descrivendo Roma con mille sfaccettature, rendono musicali le parole, imprimendone sonorità e fascino. Nelle pagine non troveremo soltanto descrizioni e suggestioni, ma pezzi di vita che ci condurranno dentro ai sogni.
 
La Giuria del Concorso: Antonio Debenedetti (Presidente), Lorenzo Cantatore, Cettilia Caruso, Paolo di Paolo, Claudio Foti, Michela Monferrini, Augusta Morelli, Marco Onofrio, Fabio Pierangeli.
 
La Commissione del "Premio Museo Pigorini": Alessandra Serges, Egidio Cossa, Carlo Nobili, Loretta Paderni.
 
I vincitori del Concorso:  
Giuseppe Gatto, primo classificato  (biografia)
Giulio Catanzaro, secondo classificato, 
Giuseppe Cesaro, terzo classificato.
 
Menzione speciale: Tea Ranno.
 
Premio Museo Pigorini: Lorenzo Maria Posocco.
 
I finalisti: Antonio Antonelli, Alessio Lancioni, Carla Cucchiarelli, Antonio Dini, Silvana Turco, Diana Lagorio, Massimo Trifilidis, Andrea Venanzoni, Barbara Minniti, Eleonora Liburdi, Stefania Maria Agostini.

Dati: 2009,  pp. 184, brossura
Prezzo: euro 12


Libera 
Università di Alcatraz